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Laghetto di Astano
Il laghetto di Astano ha una superficie di circa 5'800 m2 e si trova a 600 m.s.m. Alimentato da diverse sorgenti sgorganti sul fondo e dal riale Lisôra, è di proprietà del Comune di Astano che, per assicurarne la conduzione, lo affitta in gestione.
Un’oasi romantica e speciale perché coniuga natura e svago al tempo stesso, il laghetto è infatti censito nell’inventario cantonale dei siti di riproduzione degli anfibi d’importanza cantonale, mentre la riva nord-ovest conserva specie di piante e animali protetti (vedi cartello informativo specifico).
In passato il laghetto era considerato uno stagno; a partire dal 1929 sono stati rifatti tutti gli argini ad eccezione della riva nord-ovest, che è rimasta un’area naturale e protetta. Dal momento che sono state costruite le cabine-spogliatoi e la buvette è diventato un impianto balneare o “bagno-spiaggia”, come si chiamava ai tempi.
In riva al laghetto è pure possibile praticare la pesca sportiva.
Nel 1968 è stato svuotato completamente per consentire di ripulire il fondo dalla melma creatasi negli anni: la profondità netta raggiunge i 10 metri, in alcuni punti i 12, di profondità.
Questo luogo idilliaco ha ispirato molti artisti e soprattutto il fotografo astanese Eugenio Schmidhauser che l’ha più volte immortalato nelle sue cartoline.