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Menhir
Il tredicesimo punto del Sentiero del Parco Minerario del Malcantone è il Menhir del Motto del Risc.
Come già accennato in altri punti del Sentiero del Parco Minerario, la presenza dei Celti (Liguri, ecc.) in quest’area ha lasciato molte testimonianze nel territorio che ancora oggi possono essere osservate e riscoperte.
Nel punto in cui ci troviamo notiamo un ammasso di pietre anche di dimensioni non indifferenti. Queste pietre portano spesso delle incisioni cuppellari tipiche di queste civiltà. Purtroppo questi massi sono spesso stati rimossi dalla loro posizione originale e anche spaccati in pezzi per essere trasportati altrove per costruire i villaggi medievali. In questa area fino a un decennio fa, prima che fosse costruito il serbatoio di acqua potabile, si notava ancora una specie di canale (sovenda) che scendeva verso il villaggio di Costa che serviva da “guida” per il trasporto delle pietre asportate da questo sito.
I massi che si notano ancora in questo punto erano probabilmente delle componenti di costruzioni a scopo di culto e si ritrovano in più siti lungo la cresta dello Scerèe a formare una sorta di allineamento Est-Ovest.
Qui notiamo inoltre un grande masso a forma di triangolo nella cui parte sommitale si intravvedono ancora delle cuppelle. Questo masso era rovesciato su un lato ma si poteva facilmente intuire che doveva essere stato collocato in posizione verticale (menhir) per assumere la funzione di calendario delle stagioni.
Ai due equinozi stando nella posizione del menhir che è stato di nuovo ricollocato verticalmente, la levata del sole si allinea con la cima della collina del Gheggio (Bedea) tra Curio e Novaggio, al solstizio d’inverno la levata del sole corrisponde alla cima del Monte Mondini e al solstizio d’estate si allinea con la cima della collina di Alned sopra Novaggio.
Congiungendo con una linea questo menhir con il masso cuppellare che si trova a circa 385 m a ovest-nordovest pure segnalato in questo Sentiero e prolungandola sempre in questa direzione si nota che si allinea perfettamente con la cima del Monte Clivio sopra Dumenza, il punto più alto della collina dello Scerée. Questa linea collega i due estremi della collina dello Scerée. È molto probabile che su questa linea siamo stati collocati altri menhir che sono stati prelevati nelle epoche susseguenti per la costruzione di edifici o per i lavori di bonifica agricola. Una conferma ulteriore viene dal perfetto parallelismo con la linea di alberi di castagno in zona Perlá sotto i quali si notano dei massi accumulati con i lavori di bonifica.