Sentiero del Parco Minerario
Il quinto punto del Sentiero del Parco Minerario del Malcantone sono le Aurifodine di Garavée.
Le aurifodine sono miniere a cielo aperto che risalgono all’epoca dell’età del ferro celto-romana.
Il documento allegato (link al documento) illustra in dettaglio il sistema di coltivazione di questi siti minerari.
Lo scopo delle aurifodine era l’estrazione di diversi minerali:
- il ferro per la costruzione dei diversi attrezzi e per le armi
- il quarzo da cui di estraeva il silicio per la produzione di vetro
- l’oro che era contenuto nelle sabbie di questi depositi alluvionali e morenici
La coltivazione iniziava dal punto più basso del deposito alluvionale. Si procedeva alla selezione delle pietre (ciottoli) contenenti ferro e quarzo e le altre pietre venivano ammucchiate a destra e a sinistra. Si formavano così dei cumuli di pietre intercalati da un avvallamento sul cui fondo affiorava sabbia e ghiaia e anche acqua. Queste sabbie venivano lavate e si estraeva dell’oro.
Sui cumuli di ciottoli si notano delle depressioni di forma circolare si tratta dei resti di fornaci rudimentali dove si procedeva a una prima cottura delle pietre ferrose e di quelle contenenti quarzo.
Da una prima ricerca archeologica nelle immediate vicinanze di queste aurifodine si è potuto trovare degli oggetti che risalgono all’epoca romana. Si tratta di un cucchiaio di bronzo, di un pezzo di bronzo decorato, e di alcuni chiodi. Questi oggetti testimoniano che in quell’epoca lontana vi era un insediamento probabilmente direttamente collegato con l’attività mineraria.
Lungo il sentiero che porta verso Bombinasco sono stati trovati altri oggetti di epoca più recente (ferro di cavallo, moneta dell’Ottocento del Regno d’Italia, ecc.) che indicano l’importante via di comunicazione storica tra Sud e Nord delle Alpi che attraversava questa regione fino al tardo Medio Evo.